Il Vitruviano . Un thriller in cui non ci sono eroi maledetti ma persone capaci di creare un profondo legame con il lettore attraverso un’empatia che tutto avvolge.
Il commissario Ruggero indaga su un caso di omicidi seriali perpetrati dal “Vitruviano”, definito in questo modo perché vicino ai cadaveri viene sempre ritrovato , realizzato con il sangue delle stesse vittime, il disegno dell’Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci.
Gli omicidi aumentano e tra depistaggi, gli interventi della stampa, la relazione con la giornalista Rosanna e le chiacchiere liberatorie con l’amico –cugino, nonché sacerdote, Don Giuseppe, il commissario Ruggero comincia ad avvicinarsi alla verità.
Il commissario Ruggero risulta essere il cardine su cui si snodano tutte le vicende, è fortemente caratterizzato, dotato di una personalità forte e un carisma capace di catturare l’attenzione del lettore. Ruggero non presenta alcun tratto ordinario tipico dei commissari né cliché, nessun tic o mania, conquista con la sua sincera spontaneità.
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