Interviste

Intervista Marco Gonnelli

Kubera intervista Marco Gonnelli autore del libro “Piccolo romanzo sentimentale”

Marco Gonnelli nasce a Livorno il 5 marzo del 1971. Nel 1991, a soli vent’anni, pubblica la raccolta di poesie “Una parola nel silenzio”, edita dalla casa editrice  “Nuova fortezza”. Nel 1992, riceve  il premio speciale “Editor” La perla del Golfo, per la poesia “Come un fiume”. . … Continua a leggere


Piccolo romanzo sentimentale

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Autrice: Marco Gonnelli
Genere: Romanzo narrativa
Uscita: 2023
Prezzo cartaceo: euro 14,00
Prezzo ebook:  euro 4,99

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In questa intervista Marco Gonnelli ci parla della genesi dei libri e dei progetti in corso

1 – Il titolo della tua opera “Piccolo romanzo sentimentale” è particolare, ce ne vuoi parlare?

“Piccolo romanzo sentimentale” è un titolo che nacque spontaneamente dal mio cuore, di getto. Come di getto era stata scritta l’intera opera. Ricordo che lo appuntai su di un foglio, subito dopo aver posto il punto sull’ultima parola del romanzo. Come l’intero libro, anche il suo titolo era già dentro di me e non aspettava altro se non il momento di essere trascritto. Il termine “piccolo”, si riferisce alla brevità del romanzo; mentre “sentimentale”, riassume i tanti sentimenti che in esso sono contenuti. Uno su tutti, quello dell’amicizia; un’amicizia sincera, profonda, che spesso solo la purezza dei bambini riesce ad esprimere al meglio.  

2- Puoi riassumere in poche parole cosa ha significato per te scrivere quest’opera?

“Piccolo romanzo sentimentale” e nato all’improvviso, scritto in soli tre mesi. Le forze che ne hanno permesso la creazione, consentendomi di stendere le sue pagine in un tempo indubbiamente rapido, sono state due: la volontà di parlare dell’amicizia come valore imprescindibile e salvifico (valore purtroppo minato dal distanziamento sociale che viviamo oggi) e quella di conservare la memoria di tanti episodi di vita scolastica vissuti con i miei piccoli alunni, soprattutto per una bambina che, venendo a mancare a soli sei anni, ha lasciato nel mio cuore una profonda tristezza.  Dove la vita non più arrivare e la morte è un evento inevitabile, ho riposto nell’arte la magia di creare e crearmi una piccola nicchia d’eternità. L’arte deve emozionare, creare valore nel cuore della gente, e non di meno, ha la grande capacità di far continuare a vivere le persone che l’anno ispirata.

3 – C’è una persona che ha letto per primo il tuo libro (il famoso Primo Lettore) e nel caso che osservazioni ha fatto? Ti ha aiutato a definire meglio alcuni punti?

Il mio primo lettore fu mia moglie (un classico). Ricordo che appena ebbe terminato di leggere l’ultima pagina del racconto, mi guardò e mi disse che il romanzo le era veramente piaciuto e che meritava di essere pubblicato. C’è stato, anche, un secondo lettore altrettanto importante:  la professoressa Maria Pia Leoni Innocenti. Una professoressa d’italiano, che oltre ad essere estremamente competente nella sua materia, era anche molto gentile e di buon cuore. Fu con entrambe che mi confrontai; e fu da entrambe che presi e feci tesoro di tanti consigli.

   4 – Questo libro coinvolge varie persone a livello emotivo, hanno letto il libro? Quali sono state le reazioni?

Questo romanzo è rimasto per undici anni all’interno di una pennina USB. Lo tenevo per me, per ricordarmi di un passato a volte bello, a tratti doloroso. Fu mia moglie che mi spronò a pubblicarlo, che mi consigliò di dare un seguito ed un senso a ciò che avevo scritto. Mi incitò a contattare i genitori della bambina a cui principalmente il romanzo si era ispirato e mi incoraggiò a chiedere loro se avessero avuto piacere nel vedere sul libro, ricordato, il nome della figlia scomparsa. Inizialmente, per timore di riaprire in questi una profonda ferita, desistetti dall’idea di farlo. Successivamente, però, presi coraggio e li contattai. Ci incontrammo, e mi dissero che sapere che una persona aveva ricordato la bambina, non potava far loro che piacere. Oggi li ringrazio per la grande forza d’animo dimostrata e per aver capito ed apprezzato lo spirito con il quale il romanzo è stato scritto. Infine, poiché il racconto si ispira ai tanti momenti di scuola vissuti con i miei alunni, ed è anche a loro dedicato, ho riscontrato nelle parole dei genitori che lo hanno letto, un sentimento di sincera stima. Motivo per cui, posso solo ringraziarli.    

5 – Nell’arco della giornata qual è il momento che dedichi alla scrittura?

Quando scrivo, scelgo spesso di farlo nelle prime ore del mattino. È in quei momenti, con la mente  leggera e riposata, che i pensieri e le emozioni s’intrecciano più facilmente; ed è là, tra realtà e fantasia, che la corrente della scrittura scorre con maggior fluidità.

6 – Qual è il tuo rapporto con il libro elettronico?

Il mio primo libro elettronico, con relativo lettore, lo acquistai nel 2013. Ricordo che fu una scelta dettata, non solo dalla curiosità di provare un nuovo modo di leggere, ma anche e soprattutto dalla necessità pratica d’avere sempre con me, in una borsetta, tanti libri a portata di mano: testi che mi accompagnassero nei viaggi e che non avessero bisogno di grandi spazi per essere contenuti. Tuttavia, credo che la poesia ed il romanticismo di un libro cartaceo, sia tutta racchiusa nel profumo delle sue pagine.

7 – Stai seguendo qualche progetto per il futuro?                                                                              

Per me la scrittura e la lettura rappresentano molto: sono una passione. Ho composto la mia prima poesia quando avevo 13 anni, ho scritto romanzi, commedie, raccolte di racconti ed un saggio. Tutti lavori, ad oggi, rinchiusi nei file del pc e che attendono solamente di essere resi liberi dall’autore.

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