Interviste

Intervista all’autrice Grazia Cossu

La scrittrice grazia cossu autrice del nuovo romanzo Una rossa in famiglia

Per la rubrica Intervista all’autrice Grazia Cossu è la protagonista con il suo ultimo libro edito da Kubera Edizioni dal titolo “Una rossa in famiglia”

Grazia Cossu. Sono nata e risiedo a Roma, sono un’insegnante di sostegno. Ho iniziato a scrivere questo libro nel 2010 come autobiografia insieme ad altri colleghi con la collaborazione degli esperti dell’Università dell’autobiografia di Anghiari….. Continua a leggere


Una rossa in famiglia

una rossa in famiglia

Autrice: Grazia Cossu
Genere: Romanzo narrativa
Uscita: 2023
Prezzo cartaceo: euro 14,50

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In questa intervista Grazia Cossu ci parla della genesi del libro e dei progetti in corso

Protagonista della nostra rubrica Intervista all’autrice Grazia Cossu arrivata al quarto libro pubblicato con Kubera Edizioni. Conosciamo qualcosa di più di questa opera.

1 – La prima curiosità è legata alla protagonista del romanzo, non una persona bensì un’auto: la mitica Fiat 1500. Passione solitamente maschile quella per le auto, quindi come è nata questa idea?

R. – L’idea di rendere protagonista del mio romanzo una macchina è nata appena l’ho vista nell’officina dove mi ero recata per un controllo alla mia autovettura. L’ho trovata meravigliosa e mi ha portato indietro nel tempo quando venivo accompagnata alla scuola elementare da mio padre con la sua prima Fiat. Erano gli anni Sessanta e da quei ricordi è nato tutto.

2 – Altra curiosità è l’espediente di lasciare la narrazione dell’intera storia proprio all’auto, è lei che ci parla di quali esperienze vivono i protagonisti e di quanto accade a livello storico. Un espediente ottimamente riuscito, che rende la narrazione briosa e interessante come sempre sono i punti di vista che non ci si aspetta.

La Rossa faceva sicuramente parte di quella famiglia, come la nostra Fiat1100 ha fatto parte della mia vita. Stando seduta sui suoi sedili sono pian piano diventata grande. Vedendo le cure che mio padre le dava ho imparato ad amarla e lei non ci ha mai lasciato a piedi, sembrava felice nel far parte della nostra famiglia. Ho immaginato di poter colloquiare con la Rossa che mi rendeva partecipe delle sue sensazioni e delle avventure vissute con la sua amata famiglia. Ritengo che oggetti e persone hanno sempre qualche cosa da insegnarci.

3 – Sei incredibilmente produttiva, tra romanzi e racconti tra l’altro sempre diversi. Questo comporterà un gran lavoro. Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?

Ho iniziato a scrivere per dare libero sfogo ai miei pensieri, sentimenti e dolore un anno prima della pandemia dopo la morte di mio marito. Mi sono resa conto che riuscivo a trasmettere qualcosa a chi leggeva le mie pagine scritte su un quadernino con la copertina rigida. Scrivendo tutti i giorni e leggendo molto mi sono avvicinata a tematiche per me importanti: l’Universo, il Destino, l’Amore universale, la Gratitudine per ciò che avevo ed avevo avuto. Ora che ho all’attivo cinque romanzi pubblicati e la partecipazione a diverse antologie ho iniziato a scrivere quando ne sento il bisogno. Non ho più orari precisi, non mi preparo una scaletta da seguire, mi lascio catturare da situazioni, immagini o persone che suscitano il mio interesse e la mia curiosità. Amo dar voce a chi non ha la capacità di farsi sentire.  Comunque scrivo per circa due ore verso le cinque di mattina o ammirando il mare d’inverno.

   4 – Come ti trovi nella veste di autrice, sempre più protagonista in prima persona come al recente Dima Book Festival?

Sinceramente non mi sento una grande autrice. Non credo di fare nulla di speciale; le parole  scaturiscono da sole nella mia mente e io non faccio altro che trascriverle su carta. Il momento peggiore è scrivere tutto sul computer utilizzando solo un dito. Durante la presentazione dei miei libri mi sento in imbarazzo. Parlo a raffica oppure inizio a balbettare. Mi sento sempre una esordiente che non sa come comportarsi. Al Dima Book Festival ho trovato degli organizzatori che sono riusciti a farmi sentire a mio agio ed un pubblico simpatico e disponibile.    

5 – Se vuoi e puoi parlarci dei tuoi rapporti con i lettori, soprattutto con la trilogia “Il Diario” – “La Rinascita” – “La Ricerca” che non sono “solo” storie bensì scavano nell’anima e nel cuore del lettore offrendo spunti di lettura della propria vita.

Cerco in tutto ciò che mi accade un lato positivo e divertente senza tralasciare la ricerca e la riflessione. In modo forse irriverente ho iniziato a pormi molti interrogativi esplorando e mettendo a nudo la mia anima. Sono riuscita a portare il mio lettore ad immedesimarsi nei miei personaggi e a riflettere su sé stesso e sulla propria vita. In molti mi hanno incitato a scrivere delle mie vite precedenti o mi hanno rimproverato per alcuni passaggi troppo crudi.

7 – Puoi parlarci dei tuoi progetti a breve per questo romanzo e in generale dei lavori futuri?                                                                              

Mi auguro di poter presentare “Una rossa in famiglia” al festival del libro di Torino insieme ad un altro romanzo. Vorrei partecipare a qualche concorso letterario e sarei felice se diventasse un film. Sarà presentato agli amanti delle auto d’epoca in alcune manifestazioni nazionali. Per quanto riguarda i futuri lavori è già pronto un libro di riflessioni, torno all’introspezione e agli interrogativi che la vita ci pone. Devo ancora inviare il manoscritto all’editore. Sto trasformando un racconto breve in una storia d’amore e devo iniziare a correggere il diario della mia prima crociera. Amo scrivere e continuerò a farlo.

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