Carmelina Fraraccio. Intervista

carmelina fraraccio. intervista

Carmelina Fraraccio. Intervista all’autrice del libro per bambini “Punti di svista”. Il modo di essere dei bambini li rende… felici. Perché non imparare da loro ad esserlo? Paolino, il protagonista di “Punti di Svista”, ci mostra il mondo attraverso i suoi occhi esprimendosi con la filastrocca, un modo di giocare con le parole che avvicina il bambino a territori inesplorati permettendogli di sviluppare il linguaggio e il ritmo e di allenare la memoria.

 

1 –  Come nasce l’idea di quest’opera?
Ho trascorso la maggior parte della mia vita con i bambini, come mamma e come insegnante di scuola primaria, amo scrivere  e, ovviamente, racconto quello che conosco e dopo 35 anni penso di poter dichiarare che un pochino questi bambini li conosco.

2 – Il titolo della Sua opera “Punti di svista” è particolare, ce ne vuole parlare?
Capita spesso che i bambini non vengano presi in considerazione perché troppo piccoli, troppo ingenui, troppo distratti. Ma non è così, i bambini pensano grande, osservano molto e le loro sviste si rivelano, poi, per noi adulti verità e incredibili insegnamenti, proprio per noi poverini  distratti dalle futilità della vita.

3 – Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in quest’opera?
Il protagonista del mio libro è Paolino e rappresenta i tanti bambini che ho incontrato in questi anni e che troppo spesso mi hanno lasciato perplessa per la loro acuta e attenta osservazione del mondo. Paolino ci parla del valore della famiglia, dell’insensibilità di molti genitori in alcune circostanze, dell’amore, del bullismo, della necessità di considerare l’altro alla stessa stregua di come rispettiamo o esigiamo rispetto dagli altri, della solitudine. Insomma delle emozioni che sono il succo dell’esistenza umana.

4 – Può riassumere in poche parole cosa ha significato per lei scrivere quest’opera?
Quando scrivo cerco di raccontare i bambini attraverso  i loro pensieri. Spesso, in classe, annoto le parole inventate, le spiegazioni incredibilmente logiche che danno, le loro osservazioni “pane al pane, vino al vino”e mi auguro che possano essere un monito per noi adulti barricati dietro il falso conformismo e lo spregiudicato opportunismo.

5 – Qual è il suo rapporto con il libro digitale (eBook) pensa che possa essere maggiormente fruibile per i bambini?
Magari per le nuove generazioni senz’altro, ma, nonostante io applichi l’informatica alla didattica, per me il libro resta quello dal profumo di carta, con il segnalibro fatto da me, con le illustrazioni colorate nelle quali ti perdi con la fantasia e l’ardire di criticare perché, magari, tu lo avresti disegnato diverso quel libro lì.

6 – Quali sono le sue fonti di ispirazione? Nel caso siano i bambini in che modo la ispirano?
Credo di averlo ampliamente spiegato. I bambini basta osservarli, parlarci, soprattutto ascoltarli per venire catapultato nel loro magico mondo fatto di lieta e fantastica verità.

7 – Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
In  un qualunque momento in cui una parola, un’immagine o una situazione emotiva viene a rapire la mia attenzione e ispira il desiderio di comunicare agli altri ciò che non è giusto tenere solo per sé.
Magari si ferma nella mente quella rima, quel racconto e poi attraverso le parole crei una fiaba, una filastrocca, un momento tuo che regali volentieri a chi vorrà leggerlo.

8- Nel libro si avverte il suo profondo rispetto nei confronti del mondo dei bambini, un mondo particolare che a volte sembra essere maggiormente connesso con la realtà.
Un’insegnante deve rispettare i bambini, sono il frutto del suo lavoro, il futuro della vita. La connessione con la realtà nasce  dalla concretezza propria dei bambini che dicono le cose come sono senza tanti preamboli perché sono veri, genuini. Come si dice? La bocca della verità.

9 – C’è qualche aneddoto legato alla scrittura di quest’opera?
Mentre preparavo questo lavoro, in contemporanea, ho proposto ai bambini di una classe quarta, i disegni relativi alle filastrocche e loro hanno elaborato i testi partendo dalle immagini.  Gli argomenti trattati somigliavano ai miei. Allora, mi sono detta, li conosco questi bambini!

10 – Sta seguendo qualche progetto per il futuro?
Vorrei raccogliere in un volume tutti gli insegnamenti ricevuti dai miei bambini, che mi hanno aiutato a capire e affrontare la vita con maggiore consapevolezza rispetto alle priorità di una esistenza troppo breve per dar spazio alle banalità.

 

Carmelina Fraraccio

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *